Medita
Come dev’essere bello sentirsi accolti in questa maniera? Maria nel suo sì decide di donarsi senza riserve, ma in questo suo offrirsi completamente trova la risposta di chi è in comunione col Signore come Lei, chi è in grado di riconoscere il disegno a cui sta cooperando. Elisabetta riveste il ruolo di tutti coloro che sanno avere uno sguardo sincero sulle situazioni della vita, tutti coloro che sanno cogliere la fatica ma anche la gioia altrui.
Ecco che quella capriola in grembo non è soltanto una benedizione di Dio, un riconoscimento tra eletti prima ancora che vengano alla luce, è sintomo esattamente di quella felicità condivisa, quella affinità tra cuori sinceri. Quante volte ci lasciamo sconvolgere da questa stessa partecipazione? Quante altre volte non permettiamo invece che affiori in noi questa forma di viva adesione? Non lasciamo che gli aspetti più umani del nostro carattere prendano il sopravvento, né lasciamo che le logiche del mondo soffochino questi nostri slanci. Ripartiamo dalla semplicità di questo incontro per ritrovare la stessa profonda bellezza nella nostra vita.
Per riflettere
Riflettiamo con gratitudine agli eventi che abbiamo vissuto più simili a questo incontro. Lasciamo che la positività di queste situazioni si ripeta a partire da oggi nelle nostre vite e ispiri i nostri momenti di preghiera e ringraziamento.
Preghiera finale
«Piena di grazia» tu sei, Maria, colma dell’amore divino
dal primo istante della tua esistenza […].
Nella tua Immacolata Concezione rifulge la vocazione dei discepoli di Cristo,
chiamati a diventare, con la sua grazia «santi e immacolati nell’amore». […]
«Piena di grazia» tu sei, Maria, che accogliendo con il tuo «sì» i progetti del Creatore,
ci hai aperto la strada della salvezza.
Alla tua scuola, insegna a pronunciare anche a noi il nostro «sì»
alla volontà del Signore.
(Papa Benedetto XVI)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi