Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 27 Dicembre 2020

Come è scritto nella legge del Signore

SANTA FAMIGLIA 27 DICEMBRE (Lc 2,22-40)

La Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe è nata dalla fede nella volontà manifestata dall’Angelo del Signore sia a Maria che a Giuseppe. Per questa fede nella Parola rivolta loro oggi da Dio, diventano famiglia. Divenuti famiglia, devono vivere nella fede per conservarsi nella verità. Qual è la fede che dona verità ad ogni famiglia? La prima fede necessaria è l’obbedienza ai Comandamenti scritti sulle due tavole dell’Alleanza. In queste tavole due comandamenti riguardano direttamente la famiglia: non commettere adulterio e non desiderare la donna d’altri. Gli altri otto comandamenti riguardano la famiglia in modo indiretto. La seconda fede è quella che riguarda l’obbedienza alla legge della santità o dell’amore universale. Padre, Madre e Figli devono imitare il loro Dio e Signore. Devono essere santi come il Signore è santo e per questo devono amare sempre di un amore universale, volendo il bene di tutti, facendo il bene a tutti, astenendosi da ogni male sia nei pensieri che nelle opere, nelle omissioni, nelle parole. Dio opera solo il bene, i componenti di una famiglia secondo Dio opereranno solo e sempre il bene. Mai dovranno conoscere il male. La terza fede è l’obbedienza alla legge rituale che governa tutti i rapporti con Dio e con i fratelli. Anche la Legge rituale del Signore va osservata, secondo ogni divina disposizione. Noi sappiamo che con il Nuovo Testamento molta legge rituale ha perso il suo valore ed è stata abrogata o da Cristo Signore o dallo Spirito Santo per mezzo degli Apostoli. Maria è Giuseppe sono obbedientissimi anche a questa terza Legge.

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Oggi si vogliono costruire famiglie che non solo prescindono da questa triplice fede, addirittura famiglie contro l’obbedienza alla stessa natura dell’uomo, creato da Dio maschio e femmina. Quando si distrugge la famiglia tutto si distrugge. Se scomparisse l’acqua di tutta la terra non si causerebbe una desertificazione così grande quando la distruzione della vera famiglia secondo Dio. Oggi l’odio di Satana contro l’uomo si è tutto concentrato sulla distruzione della famiglia. Vuole famiglie contro natura, famiglie che si dividono aggredite dalla piaga del divorzio o della separazione, famiglie neanche più costituite, perché fondate su un sentimento senza alcuna verità. È il disastro.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che le nostre famiglie siano vere e sante.

 

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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