Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Dicembre 2020 – Mt 21, 23-27

È deluso e amareggiato, Zaccaria. Ha camminato alla presenza di Dio per tutta la sua vita, insieme alla sua amata sposa Elisabetta. Eppure non hanno avuto in benedizione la gioia di un figlio e il loro nome è destinato a scomparire nell’oblio.

È sconfortato, come capita a molti fra noi, al tramonto della vita, eppure presta ancora servizio al tempio. Non se ne è andato, patrono di tutti i delusi che vivono con sconforto la fine dei proprio sogni.

In quel momento Dio irrompe nella sua vita. E nella nostra. E l’incontro avviene proprio durante il tempo del culto, della liturgia misteriosa e solenne del tempio. Ma Zaccaria stenta ad accogliere la notizia della nascita di un erede, e che erede! Talmente disabituato alla speranza da rifiutare l’azione di Dio…

Non capiti così anche a noi, mendicanti di luce, il nostro cuore non si chiuda per il dolore e la delusione, Dio viene quando meno ce lo aspettiamo!

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