La liturgia ci propone oggi i primi versetti del Vangelo di Matteo.
Questo Vangelo, che viene sempre proclamato in questo periodo dell’anno liturgico è forse……….. il “ più noioso “ da ascoltare!!!
Sfido chiunque a non distrarsi mentre il celebrante legge una lista infinita di nomi!!!
Dietro però cio’ che sembra un elenco, c’è un messaggio profondissimo: la natura umana di Cristo è reale; anche lui, come tutti noi, viene da una storia, fa parte di una storia, discende da altri uomini e donne che lo hanno preceduto.
In questa storia poi c’è tutto: brave persone ma anche esseri violenti, traditori.
Non è quindi, la sua, una “ storia falsa “, “ irreale “, preservata dal male, “ perfetta “.
E’ la stessa storia di Fabrizio, di Luigi, di Antonio, di ciascuno di noi.
Si è incarnato ed è entrato nella storia, nella nostra storia, è veramente uno di noi, venuto a morire per noi per salvare noi.
E’ questo quello che ci dice questo lungo elenco di nomi.
Quando lo ascoltiamo, pertanto, non annoiamoci ma pensiamo, con meraviglia, che quelli menzionati sono gli uomini e le donne che, nelle varie generazioni che si sono succedute, hanno consentito a Cristo di entrare nella storia e di condividere la nostra storia.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello