Sei tu, o dobbiamo aspettare qualcun altro? Sei tu che puoi salvarci e liberaci o dobbiamo ancora attendere? E chi e cosa attendiamo? Se non hai potuto salvarci tu, Signore, chi altri potrà mai salvare l’uomo dalla sua tenebra, dalla sua ombra?
Sei venuto a salvarci, lo crediamo, eppure, dopo duemila anni, il male sembra prevalere, l’odio, ancora e ancora, sembra dominare. Sei davvero tu o ci siamo illusi? Ci siamo sbagliati? Sei solo il frutto delle nostre più infantili fantasie, dei nostri desideri nascosti, della nostra insormontabile tenerezza?
Sì, possiamo porci queste domande senza apparire increduli o blasfemi. Sono le stesse domande che si è posto il più grande fra nati da donna, Giovanni il battezzatore. E Gesù risponde al Battista e a noi: guarda. Sì, guardiamo. Vediamo l’opera del Signore che ancora opera, guarisce, incoraggia, converte. Guarda. Vedrai l’agire del Maestro in te e attorno a te, oggi.
Ma guarda. Col cuore.
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