Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 12 Dicembre 2020

I Giudei credevano che Elia dovesse ritornare sulla terra perché non era morto, ma era stato rapito al cielo su un carro di fuoco e il suo ritorno sulla terra sarebbe stato legato al preannuncio del Messia. Questa era la credenza del popolo giudaico e soprattutto dello staff religioso per questo viene posta la domanda da parte dei discepoli a Gesù, e Gesù identifica  Elia con il Battista, due profeti molto simili nella loro veemenza contro il rifiuto di Dio, due profeti di fuoco!

Ma Giovanni Battista non è stato riconosciuto come un altro Elia dal popolo giudaico. Non solo non è stato riconosciuto, ma Giovanni il Battista è morto ad opera del potere politico del suo tempo, lo hanno fatto soffrire e così dovrà soffrire anche Gesù ad opera di chi non lo riconosce ancora. Oggi questa Parola è molto vera. Molto spesso noi attendiamo qualcosa che è solo nella nostra mente, a livello di desiderio, di compimento di un bene per noi… ma tutto questo non è nella mente di Dio per noi.

A volte ci facciamo i film sulla nostra vita ma non è il film che Dio ha pensato per noi! Adottando questo comportamento molte volte soffriamo e facciamo soffrire gli altri, ma soprattutto facciamo soffrire Dio, il quale vede sempre più lontani da lui, verso altri sentieri… sino qualche volta, a perderci del tutto. È una Parola questa che ci offre l’occasione di riflettere sui nostri schemi mentali e religiosi, sulle nostre attese,  desideri, sulle nostre credenze… E verificare se sono in linea con il vangelo, con Dio.

La chiave per capirlo è se quanto desideriamo o attendiamo che accada, ci mette in uno stato permanente di conversione, di morire per risorgere. Fuori da questa logica rischiamo di non riconoscere Dio nella nostra vita e il modo in cui Egli viene ad incontrarci. E questo fa soffrire Dio. Sarebbe bello in questo Avvento segnato dalla pandemia, riuscire a scorgere come riconoscere Gesù che viene incontro a noi. Per non deluderlo ancora una volta… E farlo gioire.

Quella stessa gioia che Egli ha deciso di donarci, proprio in questo Natale così triste per il mondo intero schiacciato dal peso della prova e della morte.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 

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