SAPIENZA
La sapienza, come il sapere, ha a che fare con il gusto, con ciò che dà sapore alle cose. Mentre però il sapere è una conoscenza che si può apprendere e trasmettere, la sapienza dipende strettamente dalla persona: puoi sapere tante cose, ma non per questo essere sapiente. Puoi avere tante informazioni, ma non è detto che tu le sappia usare. Puoi sapere tante cose, ma non è detto che tu sappia vivere. Ma allora a cosa serve il sapere senza la sapienza? A molto poco!
Il sapere senza la sapienza inorgoglisce e gonfia: come un cibo che riempie temporaneamente, ma non sazia. La sapienza è la capacità di giudicare, di riconoscere i segni dei tempi. E’ l’arte di vivere, di riconoscere il momento giusto. E’ la sapienza che fa parlare quando è necessario e fa tacere quando serve. La sapienza permette di discernere: solo la sapienza permette di cogliere la presenza di Dio. Possiamo sapere tante cose su Dio, ma non avere la sapienza di riconoscere la sua presenza.
La sapienza, dice Gesù, viene riconosciuta dalle opere che compie. La sapienza non sono chiacchiere, ma fatti. Posso dire di sapere molto cose, ma alla fin fine come vivo? Io non sono quello che so, ma le opere che compio.
UN IMPEGNO
Mi fermo un momento per gustare: qualcosa che sto mangiando, qualcosa che sto sentendo o vedendo…
P. Gaetano Piccolo S.I.
Compagnia di Gesù (Societas Iesu) – Fonte