La liturgia odierna, nella solennità dell’Immacolata Concezione, propone il meraviglioso dialogo tra l’Angelo e la Vergine.
Questo dialogo descrive la relazione che deve instaurarsi tra Dio e ciascun uomo.
E’ quindi di fondamentale importanza per tutti noi.
Cerchiamo percio’ di analizzare tutti i passaggi della conversazione e capire cosa vogliono suggerire a me, a noi.
Il testo inizia dicendo che l’angelo Gabriele “ fu mandato “ da Dio ad una vergine.
E’ la prima indicazione.
Dio si fa conoscere da ciascuno di noi attraverso dei suoi messaggeri.
Puo’ essere un prete, una suora, un fratello di comunità, un tuo collega che ti fa un invito, un povero da servire, etc.
Sta a noi, pertanto, essere capaci di individuare, tre le varie persone che incontriamo, chi, con il suo parlare o semplicemente con il suo essere ( ad esempio il povero ), può essere portatore di un messaggio per la nostra vita.
Il brano prosegue con l’angelo che dice a Maria: “ Rallegrati, piena di Grazia, il Signore è con te “.
L’annuncio è forte.
Questa piccola ragazza, abitante in uno sperduto villaggio, si sente appellare quale “ piena di grazia “, cioè benvoluta da Dio.
La reazione è ovvia: “ fu molto turbata “.
E cosi’ arriva la seconda indicazione.
Anche noi, quando riceviamo un annuncio inatteso, rimaniamo “ molto turbati “, ci chiediamo, come Maria, che “ senso abbia “.
E…allora, nella nostra inquietudine, ci sentiamo dire dal messaggero: “ non temere, perché hai trovato Grazia preso Dio “.
Ritorna la parola “ Grazia “.
La terza indicazione.
L’annuncio di un messaggero è preceduto dalla “ grazia “ che ognuno di noi ha ricevuto da Dio.
Tutti siamo benvoluti dal nostro Creatore e lui non fa mancare, a ciascuno, un “ annuncio “, fatto in relazione alle nostre diversità e ai nostri specifici carismi.
Il “ non temere “ che ci dirà il “ nostro messaggero “ ci farà smussare il nostro timore iniziale, cosi’ come avviene per Maria.
La Vergine, infatti, dopo un primo momento di turbamento, alle parole “ non temere “ si rasserena un po’ e passa a chiedere “ come avverrà questo “, cioè come si manifesterà questa Grazia nella sua vita in quanto è umanamente impossibile pensare di poter concepire un figlio “ senza aver conosciuto uomo “.
Ed ecco la quarta indicazione.
Siamo umani, siamo limitati, e cosi’ lo è la nostra mente, la quale non riesce a comprendere molte delle cose che accadono.
In questi momenti può aiutare solo la fede, che trascendendo la comprensione umana, ci spinge a credere nell’inaudito di Dio e ad essere certi, contro le categorie della logica, che “ nulla è impossibile a Dio “.
Adesso Maria è stata rassicurata.
Il messaggero le ha detto prima “ non temere “ e poi “ nulla è impossibile a Dio “.
Ora sta a lei, la scelta è sua.
Dio le ha fatto un grande annuncio e la ha rassicurata, dicendole che puo’ farcela, ma non le toglie la sua libertà.
Puo’ decidere se aderire o meno al grande progetto che il Padre ha su di lei.
E cosi’, consapevolmente, sceglie, si fida e prorompe nella meravigliosa frase: “ Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola “.
L’angelo, a questo punto, può allontanarsi da lei: la sua missione è terminata.
E ..allora, ecco la quinta indicazione, la decisiva, per me e per noi.
Dio ci invia messaggeri, ci dice che ha un progetto tagliato per ciascuno di noi, ci invita a fidarsi di lui perché sa cosa è meglio per la nostra felicità e ci chiede di collaborare al suo disegno….ma, alla fine, ci lascia liberi nella scelta.
Vuole uomini, cristiani liberi, che aderiscono, con scelte adulte, concrete, definitive, al suo progetto.
Sta adesso ad ogni uomo, quando sarà chiamato a rispondere ad una chiamata, dire: “ No, grazie “ o: “ Eccomi, sono tuo servo ( mi metto al tuo servizio ): avvenga per me secondo la tua Parola “.
La scelta è libera, ma…la nostra felicità dipende da quello che scegliamo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello