Quello che sempre mi colpisce della chiamata di Gesù, non è la repentina risposta di Andrea e Simone, ma intanto l’iniziativa di Gesù.
Non sono i futuri discepoli a vedere o incrociare lo sguardo di Gesù, ma è Lui che posa il suo sguardo su di loro. E non li chiama mentre loro stavano pregando o facendo chissà quale pia pratica.
Gesù entra nella loro vita ordinaria… mentre stavano lavorando… posa il Suo sguardo mentre erano intenti a portare un po’ di pane a casa.
Ed è sorprendente come Gesù li chiama a seguirlo con delle parole che in qualche modo non stravolgono completamente la loro vita, ma in qualche modo ciò che gli chiede è nelle loro capacità.
Mi spiego. Non dice loro “seguitemi, vi farò professori di matematica” oppure “vi farò falegnami”, no! gli chiede una cosa molto vicina alle loro abilità.
Probabilmente se avesse chiesto loro qualcosa molto lontano dal loro mondo, si sarebbero impauriti e non lo avrebbero seguito.
Ecco… Gesù ti stravolge… ti cambia la vita non chiedendoti cose lontane dalle tue capacità. Gesù, anzi, ha bisogno delle tue capacità per raggiungere altri.
Gesù ti conosce profondamente, conosce i tuoi limiti… le tue risorse… e sa ciò che sei capace di fare… ha bisogno proprio di te!
Leggi altri commenti al Vangelo del giorno
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
Image by blenderfan from Pixabay