Anche questo Vangelo, come quello di ieri, ci parla di attesa. Tuttavia, non è una semplice ripetizione di concetti già espressi, ma ci dona una sfaccettatura in più e delle sagge raccomandazioni sul nostro modo di utilizzare il tempo che abbiamo a disposizione.
Ieri veniva raccomandato di non attendere lasciandosi trasportare da ubriachezze, dissipazioni, affanni della vita; oggi, invece, ci viene raccomandato di non farci trovare addormentati. Quante volte il tempo che abbiamo a disposizione diventa un tempo vuoto dove ci lasciamo sopraffare dagli affanni quotidiani pensando ai risvolti più catastrofici, oppure un tempo da passare a spettegolare sui social o a oziare senza fare nulla di produttivo.
Oggi Gesù ci invita a non dormire e utilizzare il tempo con saggezza! Nel Qohelet si parla del tempo con queste parole meravigliose: “Per tutto c’ è un momento, un tempo per ogni cosa sotto il cielo: c’è un tempo per nascere, e un tempo per morire, un tempo per piantare, e un tempo di sradicare ciò che si è piantato, un tempo per uccidere, e un tempo per curare, un tempo per demolire, e un tempo per edificare, un tempo per piangere, e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto, e un tempo per danzare…”.
Per questa prima settimana di avvento, Gesù oggi ci dice di fare attenzione a come utilizziamo il nostro tempo, siamo in grado di capire che c’è un tempo per ogni cosa, così da poter rendere fruttuoso per noi e per gli altri il nostro tempo di attesa?
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