don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 28 Novembre 2020

“State attenti agli affanni della vita”

Chi non ha mai fatto l’esperienza di addormentarsi preso ancora dal pensiero di quello che gli è accaduto o dai problemi che deve cercare di risolvere? A volte le preoccupazioni sono inevitabili e si stringono nella mente sempre di più, nella misura in cui si dedica a loro attenzione. Anche se si cerca una maggiore serenità e una vita più tranquilla, o si cerca di respingere le preoccupazioni, tuttavia ci si accanisce nel cercare una soluzione e pertanto si cade in un circolo vizioso.

Il cuore si appesantisce, non è più in grado di volare alto. Scompare la fede, non si riescono più a meditare le realtà soprannaturali; scompare l’amore, si perde quella sintonia con il proprio partner, la disponibilità per la propria famiglia; si è meno accoglienti e attenti agli altri. Rimangono solo le questioni materiali da risolvere. Gesù propone innanzitutto di non alimentare il pensiero di quanto preoccupa già dal momento in cui viene alla mente. La preghiera non solo ottiene l’aiuto di Dio in questa battaglia, ma permette di riequilibrare la dimensione spirituale che l’eccessiva preoccupazione per gli aspetti materiali rischia di indebolire.

Inoltre è opportuno sforzarsi di impegnare la mente nella lettura o in attività pratiche e sociali. La soluzione si troverà presto nella misura in cui si recupera il proprio equilibrio interiore.

In breve

È inevitabile che la vita ti procuri affanni e preoccupazioni che appesantiscono il cuore. Ma puoi trovare la soluzione nella misura in cui mantieni l’equilibrio interiore, curando la dimensione spirituale e sociale.


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