Rialzati e solleva il capo: non sei solo.
Continua il linguaggio apocalittico del Vangelo di Luca e così sarà fino a domenica, quando entreremo nel tempo di Avvento, tempo di attesa e di speranza, cosa di cui abbiamo più bisogno che mai. E di speranza ce ne dà anche il passo di oggi, anche se essa rischia di passare inosservata proprio a motivo di questo linguaggio.
“Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. Alla fine vince sempre il Signore. Anzi, è proprio Lui a dire la parola “fine”, anche in una fase come quella che stiamo attraversando, in cui Lui sembra essersene andato.
Questa consapevolezza ci aiuta a rialzarci e ad alzare lo sguardo, non perché ricerchiamo chissà quale segno ma perché possiamo vivere anche un dramma come questo a testa alta.
È il motivo per il quale credo sia urgente alimentare tale speranza, attraverso la preghiera, i sacramenti e le opere di carità. In altre parole: preoccupiamoci di essere segno, più che dei segni. Rialziamoci e solleviamo il capo: il Signore è con noi.
AUTORE: Fabrizio Francesco CampusSITO WEB TELEGRAM