Nel Vangelo, in questi giorni, la Pasqua è vicina, Gesù è tornato a Gerusalemme e con i suoi passa il tempo ad insegnare ma la croce comincia a delinearsi all’orizzonte.
Le folle circondano Gesù per ascoltarlo, tutto il tempio brulica di gente, le trombe che accolgono le offerte dei fedeli suonano di continuo. In quel frastuono Gesù riconosce la nota dell’offerta della vedova.
Gesù rimane concentrato nella sua relazione con il Padre. Conserva il suo sguardo contemplativo e ci insegna che l’opposto della contemplazione non è l’azione ma la distrazione.
Quella relazione con il Padre gli consente di avere lo sguardo concentrato sugli ultimi e così di vedere nelle due monete tutto il tesoro. Il Padre ci parla nel tempo che ci dà, così anche a Gesù, pochi giorni prima della sua passione, offre l’incontro con quella vedova.
Da quella offerta concreta e visibile impara quello che sarà il suo modo d’amarci: dare tutto quello ha per vivere, fino a dare la vita stessa. Anche noi siamo provocati dall’offerta della vedova: in due monete, può esserci un tesoro; in un passo, un intero cammino.
Matteo Palma
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato