L’unico e vero talento è la capacità di stupirsi ancora!
Il vero significato di queste parole del Signore è quello di contestare la nostra tiepidezza, la mancanza di spirito d’iniziativa, il “si è sempre fatto così” e soprattutto il “per paura di sbagliare, meglio stare fermi”… l’atteggiamento del terzo servo insomma.
Il punto, dunque, non è che tu sia del coro, del gruppo giovani e pure del gruppo pulizie tutto insieme. I talenti di Dio non sono i servizi pastorali! Perché si possono compiere tante cose, illudendosi di essere cristiani, ma in realtà essere totalmente sterili in quanto alla fede.
Questo vale per quei giovani che abbandonano per una mezza parola detta di troppo dall’educatore di turno; vale per quegli anziani che continuano a scaldare il proprio banco in chiesa, ma non fanno altro che lamentarsi di ogni cosa; vale pure per quei parroci che rimangono chiusi nel proprio ufficio davanti al computer con la scusa che “sono gli altri che devono venire a cercarmi”.
Perché i talenti non sono le cose che faccio o so fare, ma consistono nella capacità di stupirsi ancora di fronte alla vita!
AUTORE: don Marco ScandelliSITO WEB CANALE YOUTUBE