Impariamo dai nostri errori. Prima che sia troppo tardi!
L’amministratore – scoperto a sperperare gli averi del suo padrone – decide di chiamare uno ad uno tutti i debitori chiedendo quanto fosse stato stabilito dovessero ridare in cambio.
I barili di olio e le misure di grano vengono diminuite. Non si tratta di un ulteriore mala gestione dei beni del padrone; anzi: era tradizione che gli amministratori lucrassero, come dei veri e propri strozzini, su quanto prestavano di non proprio. Cioè: quei cinquanta barili di olio condonati e quelle venti misure di grano scalate non erano destinate al padrone, bensì alle cantine dell’uomo disonesto, quale frutto di usura.
Il padrone rimane meravigliato della prontezza con cui il suo sottoposto si è ravveduto e per tale motivo non lo ha più licenziato. Ma Gesù ci avverte: noi saremmo stati così pronti nel fare il bene? O ce ne saremmo approfittati ancora di più? Quando qualcosa di negativo ci capita, lo facciamo diventare occasione di crescita e di conversione?
Ma soprattutto, siamo capaci di scegliere il bene per contrastare il male e permettere al mondo di essere un posto migliore per tutti?
AUTORE: don Marco ScandelliSITO WEB CANALE YOUTUBE