Ogni volta che qualcuno fa notare come la Chiesa sia piena di peccatori, penso e dico:”E meno male, perché diversamente non ci sarebbe posto neanche per me”.
Contrariamente a quanto pensavano scribi e farisei al tempo di Gesù e gli anticattolici (ma anche una buona parte di cattolici), la Chiesa non è un club di perfetti ma di gente amata immeritatamente e gratuitamente, fino al punto che il Figlio di Dio ha dato la vita per essa. Gesù è Uno che scandalizzava e che scandalizza ancora oggi a motivo di questa Misericordia, eppure Lui continua a sedersi con i peccatori perché vede in ciascuno di essi mille motivi per i quali vale la pena continuare a cercarli, a chiamarli.
Quando leggo questo passo, mi viene sempre in mente quando perdo un oggetto a cui sono affezionato. A volte è davvero una tragedia, peggio che perdere qualcosa di valore economico ben più grande. Ecco, per Dio quando qualcuno di noi si perde è così, ma moltiplicato all’infinito. Per Lui, che noi Gli diciamo di sì o di no, che ci lasciamo trovare da Lui o meno, non è lo stesso. Ma il punto è: io mi faccio trovare da Dio nella mia quotidianità?
Sì, perché Dio ci cerca ma rispetta e ama infinitamente la nostra libertà. Allora sta a noi farci raggiungere da Lui oggi, in questo momento, in quel gesto di carità che possiamo compiere, in quel pensiero con cui la nostra coscienza ci provoca.
AUTORE: Fabrizio Francesco CampusSITO WEB TELEGRAM