Missio Ragazzi – Commento alle letture di domenica 8 Novembre 2020 per giovani

1358

Gesù ci racconta una parabola che ha origine nella tradizione antica e secondo usanze popolari, al modo in cui si svolgevano le nozze nella Palestina del I secolo d.C. durante il quale un corteo di ragazze (il termine vergine qui ha questo senso) accompagnava gli sposi, di solito verso sera (ciò spiega l’impiego delle lampade).

Sono descritte 10 ragazze, differenti nel loro atteggiamento di attesa. Le vergini sono sagge o stolte come coloro che costruiscono la casa, cioè la loro vita, sulla roccia o sulla sabbia (cfr. 7,24-27). L’attesa è la cosa che più fa problema nel racconto, perché sembra mettere tutte le ragazze in difficoltà, cioè è una cosa che “toglie energie” e tutte le 10 ragazze ad una certa ora si addormentano.

Poi un grido le scuote tutte dal sonno: “Ecco lo sposo”, veloci, non fatevi cogliere impreparate! lo sposo entra al banchetto e così anche le vergini che erano pronte, mentre le altre restano chiuse fuori, alla ricerca di venditori di olio. Quando queste cinque ragazze arrivano, non si danno per vinte e gridano forte da fuori: “Signore, signore, aprici!”.

Ma la risposta dello sposo, chiamato Signore, è molto dura: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Cosa significa “avere la scorta di olio”? Matteo non ce lo dice, ma noi abbiamo compreso: è la vita attiva, è l’impegno a vivere sempre in tensione verso Gesù, con l’impegno a mettere in pratica ciò che il Signore ci ha insegnato ed è contenuto nel Vangelo. Questa è la nostra “scuola” più importante, per non rimanere bloccati “fuori” dalla festa che Gesù ha preparato per tutti!

Commento a cura di don Valerio Bersano – Segretario Nazionale Missio Ragazzi

FONTE: Missio Italia