“A che cosa è simile il regno di Dio?”
È commovente questo sforzo di Gesù di poter tradurre in un linguaggio umano la realtà del Regno dei cieli. Essa sfugge all’esperienza umana, eppure Gesù vuole che l’uomo lo conosca, lo immagini, sappia come si vive al suo interno. Anzi, per il fatto stesso che c’è la possibilità di usare dei paragoni, delle analogie tra il Regno dei cieli e l’esperienza dell’uomo, vuol dire che l’uomo già ne può fare esperienza, già può immedesimarsi verso questa realtà, può già cominciare a credere nel Regno di Dio e prepararsi alla vita in esso. Certamente il Regno di Dio è una realtà che supera quello che umanamente si può comprendere, ma quanto Gesù ci ha portato a conoscenza di esso è già sufficiente per amarlo e desiderarlo. Non solo, ma per il fatto stesso che Gesù abbia voluto rivelarlo, vuol dire che sapere della sua esistenza è importante per la qualità della nostra stessa vita umana. Come cambierebbe la tua vita se in alcuni momenti non avessi la certezza di andare verso l’eternità, davanti a Dio, e di doverti meritare l’ingresso nel suo Regno?
In breve
Se non fossi a conoscenza che esiste il Regno di Dio come cambierebbe la tua vita? Sarebbe davvero uguale senza la prospettiva dell’eternità? Perchè non scegliere di vivere secondo la Parola di Dio, in modo da assicurarsi con maggiore probabilità l’ingresso nel suo Regno?
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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