Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 25 Ottobre 2020 – Lc 13, 10-17

Si vergognano gli avversari di Gesù. E fanno benissimo a vergognarsi. Sono talmente imbevuti delle loro certezze teoriche, dai loro sottili ragionamenti teologici, dalle infinite sfumature interpretative, da dimenticarsi totalmente la verità e il buon senso.

Dio ha donato il sabato all’uomo per ricordargli che è figlio, non schiavo, che l’orizzonte della sua vita è il riposo e la festa, non un lavoro massacrante e alienante. Dio non ha imposto una regola capricciosa, a prescindere, per manifestare la sua autorità, per costringere l’uomo ad ubbidire.

Il triste commento del capo della sinagoga (spesso sono i religiosi di professione a dire bestialità in nome di Dio!) svela la sua prospettiva miope e assurda: se proprio uno vuole farsi guarire (!) lo faccia durante la settimana per non violare lo shabbat. E Gesù, garbatamente, non evidenzia l’assurdità dell’affermazione, ma la sua incongruenza: così come la Legge prevede che si sciolga l’animale domestico per abbeverarlo è possibile “sciogliere” dai lacci del dolore una donna.

Stiamo attenti, noi cattolici, a non far diventare gigantesche le piccole questioni, in modo da coprire quelle davvero importanti!

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