Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 26 Ottobre 2020

Mi colpisce, leggendo la pagina odierna del Vangelo, l’effetto che fa, sull’intera nostra persona, la liberazione che solo Cristo può darci.

Il testo dice che uno spirito teneva inferma una donna da 18 anni.

Questa donna, a causa dell’infermità, “ era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta “.

E’ l’effetto del peccato.

Chi pecca, chi rompe il legame con il Padre, chi tradisce la propria natura di figlio di Dio, è infermo, è schiavo dello spirito del male.

Questa schiavitù incide su tutta la tua persona, sia sull’interiorità che sull’aspetto fisico.

Il peccato ti rende “ curvo “, ti impedisce di “ stare diritto “, ti fa ripiegare su te stesso, uccide la bellezza che c’è in te.

Da questo stato ti può liberare solo Cristo…..se lo lasci fare.

Se prendi atto che stai sbagliano, se inizi recitando la splendida preghiera: “ Padre, abbi pietà di me che sono un peccatore “, consentendogli di entrare nella tua vita, Lui è li, pronto a liberarti dalle catene del peccato.

Se lo lasci fare e ristabilisci una relazione con lui, torni, finalmente, ad “ essere diritto “, cioè a vivere secondo la tua vocazione, che è quella di “ figlio di Dio “.

Inizierai a cambiare il tuo sguardo, le tue azioni, e non potrai fare a meno di “ glorificare Dio “ notte e giorno.

Esiste un momento specifico per farsi guarire o bisogna aspettare perché “ oggi è Sabato “ e non si può fare?

Cosa rappresenta il Sabato?

Il limite che tu metti a Dio, il rimando che dai alla sua voglia di intervenire subito, che resta subordinata alla tua intoccabile libertà.

Se apri la tua porta non c’è Sabato che tenga e, subito, Dio ti raddrizzerà.

Che aspetti ancora?

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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