Medita
triste pensare che si volesse mettere alla prova Gesù come se lui avesse bisogno di difendersi, di perorare la propria causa, di vincere su un rivale… quando Lui era venuto in mezzo agli uomini per portare, a priori, il suo messaggio d’amore.
Il suo messaggio non teme confronti, non ha rivali, non accetta la sfida, è un messaggio d’amore a priori. Magari le provocazioni nei confronti di Gesù sono state per Lui l’occasione di sintonizzarsi sui sentimenti e sulla mentalità di tutti, a partire dalle persone più scettiche, per far arrivare anche a loro i suoi messaggi e i suoi insegnamenti. L’ha fatto prima con la parola, poi con i fatti, poi con la sua vita stessa. Qualcuno si è zittito subito perché ha intuito la sua potenza, qualcun altro ha accolto la sua parola su cui riflettere, qualcuno ha aspettato la sua morte per riconoscerlo.
Nel riconoscerlo, però, ognuno può aver intuito in Lui l’incarnazione del primo stesso grande comandamento di amare il Signore, e il prossimo in Lui, senza compromessi, amando e rispettando in Lui la propria vita come occasione stessa di amare il Signore e il prossimo al di là di tanti ideali.
Rifletti
Provo ad amare gli altri prima che a soddisfare me e soprattutto i miei bisogni egoistici?
Prega
Insegnaci, Signore, a non amare solo noi stessi,
a non amare soltanto i nostri cari,
a non amare soltanto quelli che ci amano.
Insegnaci a pensare agli altri,
ad amare anzitutto quelli che nessuno ama.
Concedici la grazia di capire che in ogni istante,
mentre noi viviamo una vita
troppo felice e protetta da te,
ci sono milioni di esseri umani,
che pure sono tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di fame
senza aver meritato di morire di fame,
che muoiono di freddo
senza aver meritato di morire di freddo.
Signore abbi pietà di tutti i poveri del mondo;
e non permettere più, o Signore,
che viviamo felici da soli.
Facci sentire l’angoscia della miseria universale
e liberaci dal nostro egoismo.
(Raoul Follereau)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Giovanni Mascellani, Luisa Prodi
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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