Sembra che non sia Gesù qui a parlare. È possibile che Gesù dica di essere venuto a portare la divisione? Ma non è il demonio il divisore per eccellenza? E allora di quale divisione parla a Gesù qui? Non è lui a portare la pace, lui che è la nostra pace, come ci dirà poi San Paolo? Qui Gesù parla di un altro tipo di divisione: quella che si viene a creare nel mondo proprio di fronte alla sua persona, la divisione tra chi l’accoglie e chi non accoglie all’interno stesso di una famiglia.
Era già la situazione che si stava creando al suo tempo, la situazione che ha dominato nella prima era Cristiana quando si ci si convertiva alla fede in Cristo Gesù morto e risorto e nella stessa famiglia vi erano persone che aderivano a questa Fede e persone che la rifiutavano. Ecco che ci si metteva contro i propri genitori o i genitori contro i propri figli quando questi si convertivano… questa storia è durata almeno per tre secoli sino a Costantino quando molti genitori lasciavano che i figli venissero uccisi e torturati o erano loro stessi mandanti perché non si convertissero al cristianesimo. Oggi la situazione è completamente cambiata
. Questa divisione tra chi crede e chi non crede è molto molto più sottile anche all’interno di una stessa famiglia… siamo indifferenti a quello che l’altro fa, abbiamo falso rispetto della fede, della credenza degli altri, non abbiamo più l’anelito, l’assillo di portare l’annuncio di Gesù a tutto il mondo, di desiderare che tutti conoscano e amino il Signore. Non ce ne importa proprio niente. Anche chi vive la Fede in Dio, la vive in senso intimistico, molto personale, molto chiuso… in pratica “io e il mio Dio”, ma non è questa la Fede che Gesù ci ha chiesto. La fede in Gesù è la fede che Papa Francesco ci indica nella Fratelli tutti: è una fede universale, che ci vede tutti fratelli e quando riconosco nell’altro un mio fratello, a prescindere anche dal credo, allora sono un vero cristiano, allora ho accolto pienamente Gesù, allora il fuoco del suo amore, (perché di questo fuoco si tratta) arde veramente nel mio cuore.
Dobbiamo ritornare ai tempi del primo cristianesimo, quando questo fuoco bruciava nel cuore dei cristiani e si facevano ammazzare per amore di Gesù. Come arde questo fuoco nel mio cuore? Come ho incontrato la salvezza in Gesù? Come cerco di annunciare la bellissima notizia che Dio è amore e che la vita va spesa per amore? Conoscere Dio significa conoscere l’amore vero quello che realizza la nostra vita, le apre le porte dell’infinito. Oggi chiedo al Signore di infiammare il mio cuore con questo fuoco che lo Spirito Santo porta: lo spirito dell’amore. Ogni giorno possiamo ricevere questo Spirito a contatto con la Parola, nella nostra preghiera, nell’Eucaristia.. quando la nostra fede diventa operosa.
Accogliere e invocare il fuoco dello Spirito ci rende veramente umani e ci fa vedere sin da ora quel posto che Gesù ci ha riservato nei Cieli, accanto a Lui.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade