L’episodio quasi a conclusione del capitolo 22 di Matteo si apre con una nota: Gesù aveva “chiuso la bocca” ad alcuni. Queste persone erano i sadducei, appartenenti ad una setta ebraica, che si attenevano scrupolosamente alla tradizione scritta dei primi libri della Bibbia.
Non trovando riferimenti all’aldilà, i sadducei sostenevano che non esiste la risurrezione, ma Gesù mostra che questo pensiero è in contraddizione con la rivelazione di Dio. In quel preciso momento il discorso sembra complicarsi, perché un dottore della Legge si avvicina ed interroga Gesù sul comandamento più importante.
Conoscere la Parola di Dio in modo generico non solo è illusorio, ma può addirittura generare presunzione. Il comandamento grande era cosa risaputa anche all’uomo della strada, tanto più ad un dottore della Legge. Gesù nel rispondere, non si limita a “ripetere” la Torah, ma completa questo comandamento, spiegando che amare Dio con tutto il cuore significa amarlo senza mediocrità, amare Dio è evitare sempre ogni forma di indifferenza verso i nostri simili.
Commento a cura di don Valerio Bersano – Segretario Nazionale Missio Ragazzi
FONTE: Missio Italia