Contro l’esteriorità… anzi, contro l’incoerenza.
Proprio così, sembra essere la caratteristica dei farisei… ma il vangelo di oggi non è destinato a loro… bensì a noi e queste parole dovrebbero interrogarci pesantemente.
Ci sarà un motivo per cui Gesù ci rivolge queste parole…
Evidentemente dovremmo confrontarci con queste parole… con questa incoerenza per capire dove sta la nostra incoerenza.
Incoerenza molto facile da vedere quando è eclatante… quando è molto evidente… quando un certo chiaro comportamento stride con ciò che professiamo e ciò in cui crediamo.
Spesso, invece, le nostre incoerenze sono evidenti solo a noi e alla nostra coscienza … perché si manifestano come cattivi pensieri… sottili ipocrisie… giudizi e pregiudizi… e vengono negate o giustificate dai nostri meccanismi di difesa.
E, allora, si fa buon viso a cattivo gioco nei confronti di qualche persona…
E, allora, si fanno le cose non più gratuitamente ma per essere riconosciuti… visti…
E, allora, ci si comporta bene ma dentro si pensa male…
E, allora, si dice di avere perdonato ma dentro si covano desideri di vendetta…
Ma anche se sconosciute a tutti, le nostre incoerenze vanno comunque combattute e su queste ci si deve lavorare perché cuore, mente, labbra e braccia… possano tutti parlare la stessa lingua!
E, allora, quando il nostro cuore si sarà purificato… davvero sarà una gioia piena dare a tutti ciò che c’è veramente dentro il nostro cuore.
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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