“Lasciate da parte l’amore di Dio”
Si chiama “deformazione professionale” l’inclinazione a guardare le situazioni con le proprie competenze o abitudini lavorative. I farisei esprimono la loro fede limitandosi ad un’applicazione rigida e fiscale, come dei contabili. Vivono la fede con una “deformazione professionale” che gli fa dimenticare che c’è un valore più grande: l’amore.
Questo richiede offerta di sè, sacrificio, dedizione. Tutte azioni che vanno ben al di là delle ristrette logiche finanziarie o commerciali. L’amore infatti muore in queste logiche perchè per sopravvivere ha bisogno di offrire più di quel che riceve, o di ricambiare in una misura maggiore di quel che dovrebbe. Quante volte ci si limita solo alle preghiere da dover recitare, o alle celebrazioni a cui partecipare, o alle elemosine da elargire solo per poter acquietare la propria coscienza o pacificare il proprio senso del dovere. Tu ti fermi a dare a Dio solo quanto ti è necessario, o cerchi di offrirgli sempre qualcosa in più di quel che ti è chiesto?
In breve
Non trasformare il tuo rapporto con Dio in un’abitudine. Vigila che i gesti che esprimono la tua fede non diventino delle fredde azioni da compiere solo per far tacere il tuo senso del dovere.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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