Il nostro ascolto, e così di conseguenza anche il nostro agire, può essere ostacolato da due tipi di pregiudizi. Nel caso del vangelo di ieri vedevamo quelli “negativi” che mettevano in dubbio la bontà di Gesù: “Beh, sì, risolve i problemi perché in fondo li aveva creati lui, quindi è complice del male che risolve”… Oppure ancora: “Se venisse davvero dall’alto si occuperebbe di cose elevate, di segni dall’alto, di questioni liturgiche e di rredi sacri, e non perderebbe tempo con dei poveracci”.
Oggi invece vediamo che persino i pregiudizi “positivi” nei suoi confronti possono essere un pericolo. Gli “adoratori”, veri contemplativi nell’ascolto come Maria e nell’azione come Marta, possono rischiare di scivolare nell’atteggiamento subdolo dei “devoti adulatori”. Gesù sta parlando. Ma una donna gli parla sopra: alza la voce per coprire quella di Gesù. Si lancia non in una critica bensì in un complimento, probabilmente sincero, ma che le impedisce di ascoltare con attenzione.
Ciò la distoglie dal mettere in pratica quella Parola che chiede la sua accoglienza. La donna esige di dire la sua forse per farsi notare da Gesù, anziché riconoscere che Lui già si stava rivolgendo soprattutto personalmente a lei. Gesù chiedeva la sua attenzione, ma lei era così intenta a chiedere quella di Gesù che faticava ad andare oltre alla propria voce. Era troppo presa dai suoi complimenti per Gesù e per la fecondità fisica di sua madre, vista come santa solamente per aver avuto l’onore di nutrire il figlio, quando piuttosto è santa soprattutto per essersi nutrita di Lui.
Le nostre preghiere rischiano di diventare proprio così: un bel parlare e ricamare devotamente sopra la Parola di Dio, un adulare madonne e santi, senza che noi ascoltiamo quel che Dio ha da dirci per come viverla noi, nel suo stesso Spirito, nella nostra vita quotidiana.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.