Anche oggi, cosi’ come era avvenuto alcuni giorni fa ( n.d.a.: Lunedi’ 05 Ottobre ), la liturgia ci presenta un brano in cui Gesu’ parla a seguito di una domanda fattagli “ per metterlo alla prova “.
Anche nel testo odierno il “ provocatore “ deve zittire dinanzi alla risposta chiara del Maestro!!!
Approfittiamo anche noi, pertanto, di quello che ci dice Gesu’.
Cristo ci invita alla “ vigilanza “ e alla “ lotta “ contro il demonio.
L’accusa che viene mossa a Gesu’ è quella di “ scacciare i demoni nel nome di Beelzebul “, cioè del diavolo.
Orbene, dice il Maestro che bisogna stare attenti al demonio, a colui che vuole “ dividerci “, perché sa che chi è diviso in se stesso è facilmente manipolabile ed inducibile al male.
Cristo, invece, scaccia i demoni, e, quindi, unisce, perché chi è saldo, unitario, e fonda la sua vita sulla roccia, che è la Parola, riesce a resistere all’opera del divisore.
Bisogna però, ed è questo il grande insegnamento di questa pagina, essere sempre svegli, vigili, perché il demonio approfitta di ogni nostro momento di debolezza per tentarci, per farci ricadere nel peccato.
Se cediamo, se gli apriamo una breccia, ci troveremo in una situazione peggiore della prima ( “ E l’ultima condizione di quell’uomo sarà peggiore della prima “ ), perché diverremo definitivamente sua preda in quanto si accorgerà che siamo manipolabili, che non siamo stabili, e si insidierà definitivamente in noi, che avevamo provato a “ spazzare “ e “ rendere adorna “ la nostra anima ma che, non essendo stati costanti, gli abbiamo consentito di tornarvi insieme ad “ altri sette spiriti peggiori di lui “.
In conclusione il Signore ci sta dicendo che se iniziamo un cammino di conversione, di liberazione, non dobbiamo voltarci indietro perché, se lo facciamo, la nostra condizione diverrà peggiore di quella di prima.
Chiediamo quindi, in questa giornata, a Cristo, di essere forti nella difficile lotta contro il demonio.
Buona giornata e buon combattimento a tutti.
A cura di Fabrizio Morello