Quanto è premuroso Dio!
È simile a quel re che il Vangelo presenta in questa domenica: egli prepara un ricco banchetto di nozze per il figlio e lo trasforma in dono per gli invitati. Non si arrende davanti ai rifiuti. Il dono è ricco, preparato con cura, e ora è pronto per essere accolto.
Ma qualcosa non funziona. Coloro per i quali era stato preparato non accettano.
Il dono non è a senso unico: ogni dono di Dio è una chiamata, una proposta d’amore che interpella la nostra libertà. Non è il banchetto riccamente allestito a renderci dei privilegiati. Non sono i doni sovrabbondanti e immeritati a fare di noi dei figli amati. Dio prepara ricchezze d’amore e di vita per ogni popolo, per i buoni e per i cattivi. Il sole della Grazia brilla su tutti, feconda ogni terreno, ovunque vorrebbe poter generare vita. Ma è solo la nostra risposta al dono ricevuto a renderci figli prediletti. È la volontà di accogliere il dono custodendolo e permettendogli di germogliare in noi ad avvicinarci a Dio al punto tale da poter vivere della sua vita, respirare del suo stesso Spirito.
Ci sono precisi atteggiamenti rispetto ai quali il Vangelo ci mette in guardia: occupati, distratti, noncuranti, violenti. Erano così coloro che hanno rifiutato il dono. E sono questi di fatto gli atteggiamenti che ci impediscono di accorgerci di quanto Dio ogni giorno faccia per noi.
Di contro sembrerebbe esserci un particolare atteggiamento, simboleggiato dalla veste nuziale (che spero non venga sottratta al vostro ascolto dalla forma breve del Vangelo…): è la consapevolezza.
Colui che al banchetto di nozze è andato senza la veste nuziale è stato noncurante, distratto e forse troppo occupato; come chi ha rifiutato.
Il dono che ci è offerto gratuitamente non può essere calpestato dalla distrazione. È la vita di Dio che non si può usurpare, violare. Va accolta, custodita, preferita rispetto al resto. Darle spazio e permetterle di vivere in noi significa esercizio di ascolto, di delicatezza interiore, di discernimento, di cura.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Dono del Padre
Signore Gesù, dono del Padre,
pane che nutre il nostro vivere,
presenza che orienta e sostiene
ogni nostra scelta,
insegnaci a coltivare la delicatezza
che sa accorgersi del dono, di ogni dono,
e accoglierlo, facendogli spazio,
permettendogli di vivere,
diventandone casa.
Nulla di ciò che il Padre ci ha donato
sia sprecato.
Tu, Figlio amato, insegnaci a rispondere
amando.
Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
AUTORE: Sr. Mariangela Tassielli
FONTE: Cantalavita
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