Proprio ieri sono entrato in una libreria “laica” e per curiosità sono andato a vedere cosa contenesse il settore religione. C’erano un po’ di libri abbastanza alla rinfusa: svariati volumi di Papa Francesco, e poi Chiara Almirante, Enzo Bianchi, una Imitazione di Cristo, il Corano, Dalai Lama, Gandhi, Osho, ma soprattutto tante pubblicazioni cosiddette “esoteriche”: tarocchi, oroscopi, chakra, alieni, wicca, predizione del futuro a partire dalla data di nascita e angeli.
Tarocchi di angeli, storie di angeli, e persino manuali su come parlare agli angeli custodi, con carte annesse per la divinazione. Ecco, il vangelo di oggi non c’entra nulla con tutto ciò. Un versetto ci dice che gli angeli dei piccoli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre. È una espressione mutuata dalle corti dei sovrani: significa avere confidenza con il re, essere intimi con chi davvero comanda.
Non è chiaro qui se con angeli si intenda il permanere della propria personalità anche dopo la morte – in altri passi si dice che i risorti sono come gli angeli – oppure la presenza di un “doppio” come le fravashi zoroastriane, le guardiane celesti che aiutano gli individui a lottare contro il male (con tradizioni sparse che sono state riprese in salsa new age). Ma una è la cosa che davvero importa, per l’Evangelo: i “piccoli” non sono mai soli, perché Dio è dalla loro parte anche se sembrano indifesi, anche quando qualcuno fa loro del male pensando di farla franca.
I “piccoli” non sono tali necessariamente dal punto di vista anagrafico: sono i discepoli che scelgono la via della debolezza, anziché quella del potere, per realizzare la giustizia. E inoltre sono quelli che le nostre comunità mettono da parte, per un qualsiasi motivo. Gesù assicura: non schifateli, non discriminateli e non escludeteli, ma accoglieteli con gioia perché così farete spazio anche al Padre. Perché Dio visita le loro esistenze più frequentemente rispetto a quanto non faccia con le creature che paiono grandi e potenti.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.