Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 16 Settembre 2020

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Oggi ci viene raccontato di bambini che giocano in piazza, in un luogo pubblico, aperto visibile. Il gioco ha delle regole e chi gioca assume dei ruoli: cโ€™รจ chi lancia la sfida e chi risponde interpretandola. Giochiamo a fare festa (la festa del matrimonio), allora si balla; giochiamo al funerale allora si piange. Nel gioco รจ importante prendere una posizione, interpretare un ruolo e farlo al meglio. E se la sfida non viene raccolta?

Giovanni Battista e Gesรน hanno โ€œsfidatoโ€ i loro contemporanei, li hanno invitati a giocare, ciascuno a proprio modo: Giovanni con lโ€™ascesi e il distacco, Gesรน con la compassione la partecipazione ma sembra che la loro sfida non sia stata raccolta. E io a che gioco sto giocando? Come mi pongo di fronte al gioco della vita e dellโ€™amore e a quello della morte, la grande โ€œraccoglitriceโ€ dei frutti che ho (o non ho) generato?

Gesรน dice che in faccia allโ€™indifferenza, alla non risposta, รจ la Sapienza che viene riconosciuta giusta. La sapienza รจ il gusto della vita vissuta fino in fondo, della vita giocata e spesa, generativa. La sapienza โ€œha figliโ€, quindi genera, e i suoi figli possono testimoniare a suo favore. Numerosi esegeti affermano che Gesรน si lega alla Sapienza di Dio e ne porta il messaggio nel mondo: la sapienza โ€œgiocaโ€ il suo ruolo e prende la sua posizione, sa dove ha preso dimora e sa qual รจ la โ€œdeliziaโ€ che vuole donarci.A che gioco stai giocando?

Andrea Piccolo SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato