Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 8 Settembre 2020

Maria, di cui oggi ricordiamo la nascita, è un dono grande che il Signore ci fa. Lei entra nelle pieghe della storia e ci mostra che l’amore del Signore è allo stesso tempo semplice e misterioso.
Semplice perché puro e infinito: il nostro padre Celeste vuole la nostra felicità e predispone ogni cosa nel mondo perché possa essere pronta e diventare meravigliosa con il nostro sì.

Misteriosa perché a volte facciamo fatica a comprenderlo, come capita a Giuseppe. Questi è l’ultimo delle genealogia riportata in questo Vangelo e di lui non si legge che “generò Gesù”, ma che dall’amore sponsale con Maria Gesù “è stato generato”. Lui, nella pienezza dei tempi, al compimento della storia, dà inizio a una nuova storia, la quale è inserita nelle fatiche, nelle gioie, nei dolori e nelle speranze del mondo.

Questa geneaologia richiama grandi azioni profetiche e regali, ma anche storie di smarrimenti e di peccato, cioè tutta la storia dell’uomo. Nella quale si continua a generare vita, ancora oggi, perché è stata generata la Vita di Gesù che nella Chiesa prosegue la storia di salvezza per ciascuno di noi. Chiediamo al Signore di donarci una fede sempre più grande, che sappia imitare il sì di Maria, perché possiamo amare la vita che ci ha donato, anche nelle fatiche e nei dolori, ed essere così anche noi, con Lui, generatori di vita nuova.

Marco Ruggiero


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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