«Àlzati, vieni qui in mezzo! […] Tendi la tua mano!».
Gesù è uno che ci mette in mezzo. Mentre tutti ci scartano perché siamo rimasti bloccati dai nostri problemi, Gesù si interessa delle nostre paralisi. Vuole guarirci. L’uomo del Vangelo ha una mano paralizzata, chiusa. Le mani dicono tanto di una persona. Quante cose restano chiuse nelle mani: carezze, saluti, aiuti. La mano di quest’uomo è paralizzata al punto da non poter chiedere aiuto ma Gesù si accorge di lui. Perché a volte è così: i nostri errori o l’orgoglio ci paralizzano senza farci fare un passo, fino a quando non arriva qualcuno che si accorge della nostra paralisi e ci invita a rimetterci in gioco.
«Tendi la mano!». È un invito, quasi un comando. Vuoi essere guarito? Tendi la mano! Tendi la mano verso chi soffre come te, tendi la mano e rialza chi è caduto, tendi la mano a chi chiede aiuto. Tendi la mano come Dio la tende a te.Dio fra le tue mani nell’Eucarestia e tu nelle mani di Dio durante la vita.
Buon cammino, insieme.
Fonte: don Ivan Licinio su Facebook