Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 5 Settembre 2020

La domenica, “giorno del Signore”

Oggi, Gesù si dichiara “signore del sabato”. I giudei celebrano il “Sabbat” come il culmine del lavoro dei “sei giorni” (la creazione). Ma per il cristiano è sorto un nuovo giorno: quello della Risurrezione di Cristo. Il settimo giorno finisce la prima creazione e l’ottavo comincia la nuova creazione in Gesù Cristo.

Il Signore, già nell’Ultima Cena, diede ai Suoi discepoli il Suo Corpo ed il Suo Sangue quale dono della Risurrezione: croce e risurrezione fanno parte dell’Eucaristia, e, senza di esse, no c’è Eucaristia. Perciò, la celebrazione del sacramento doveva trovarsi vincolata, per forza, alla memoria della Risurrezione. Il primo incontro con il Risuscitato avvenne il mattino del primo giorno della settimana –il terzo giorno dopo la Sua morte-, era, perciò il mattino della domenica: questo divenne spontaneamente, nella liturgia cristiana, il “giorno del Signore”.

Gesù, lo splendore della tua redenzione oltrepassa quello della prima creazione. Sii Tu lodato per sempre, Signore!



Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net

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