L’uomo è una creatura che cerca sempre qualcosa di concreto e al tempo stesso qualcosa che è sicuro. Senza questa concretezza l’uomo si sente perso. Anche la domanda di questo dottore della legge c’è lo conferma: “Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?”
Gesù non da una risposta sola, ma due: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
È più facile pensare che osservando le leggi, Dio viene soddisfatto e così si cerca di escludere quel secondo comandamento, cioè amore per il prossimo. Il dottore della legge pensa che esiste soltanto uno e più grande comandamento, però Gesù lo fa scendere dalle nuvole con questo secondo comandamento.
Perché lo fa scendere dalle nuvole? Perché amore verso Dio deve essere concreto e reale, non astratto e trascendentale. Quando uno ama veramente Dio, lo dimostra nei fatti amando il prossimo. Ecco perché non esiste soltanto una grande legge ma due. Il prossimo diventa il primo criterio di verifica, se davvero amiamo Dio.
Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap