Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 20 Agosto 2020

Tutto è pronto; venite alle nozze!

GIOVEDÌ 20 AGOSTO (Mt 22,1-14)

Nel regno di Dio si entra per invito. È verità che attraversa tutta la Scrittura. Ecco l’invito fatto dalla Sapienza: “La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: «Chi è inesperto venga qui!». A chi è privo di senno ella dice: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza»” (Pr 9,1-6). Chi non mangia al banchetto della sapienza, mai diventerà saggio. Rimarrà stolto e insipiente. Percorrerà vie di male, mai di bene.

Ecco l’invito fatto dal profeta Isaia in nome del suo Dio e Signore: “O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite, comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri (Is 55,1-3.6-9). Si accoglie l’invito se si cambiano i pensieri. I pensieri si cambiano in un solo modo: prendendo i pensieri di Dio e percorrendo le sue vie, che sono di puro ascolto della sua Parola e di obbedienza alla sua Legge. Nella parabola che Gesù racconta ai capi dei sacerdoti e ai farisei, è chiaramente rivelato che tutti gli invitati rifiutano di recarsi al banchetto. Gli invitati sono scribi, farisei, sadducei, capi del popolo, anziani, capi dei sacerdoti. Essi si rifiutano e il Signore estende il suo invito ad ogni altro uomo. Tutti sono chiamati alla sua mensa. Quanti governano il popolo di Dio devono sapere che nessuno fermerà l’opera della salvezza del Signore. Né loro né altri. I suoi servi sempre recheranno agli uomini il suo invito. Sempre vi saranno coloro che risponderanno. La sala si riempirà.

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Gesù aggiunge a questa prima verità una seconda. Chi accoglie l’invito deve rispettare le regole. Deve indossare l’abito nuziale. Nessuno dovrà presentarsi al banchetto privo di esso. Il padrone non consente alcuna eccezione. Chi entra senza abito nuziale sarà tolto fuori dalla sala del banchetto. Noi oggi abbiamo cancellato dal Vangelo sia la prima verità – tutti vanno invitati ad entrare nella sala del banchetto – e anche la secondo verità – si entra in esso con l’abito nuziale –. Noi diciamo che non c’è alcun bisogno di entrare nella sala del Vangelo per partecipare alle nozze dell’Agnello. Diciamo anche che non è necessario alcun abito nuziale. Alla fine l’abito nuziale sarà la misericordia del Padre con la quale saremo rivestiti. Questi nostri insegnamenti sono vero tradimento del Vangelo, della Parola di Cristo Gesù, della misericordia del Padre.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che nessun cristiano rinneghi e tradisca il Vangelo.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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