«È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
Gesù non fa nessuna discriminazione, tantomeno verso i ricchi, ma è estremamente realista: sa che la ricchezza è un pericolo, un rischio per la vita di fede. Perché la ricchezza promette ciò che non riesce a mantenere: serenità, soddisfazione, pienezza. L’attaccamento ai beni, anche di piccola entità, ci possono far perdere di vista l’essenziale, distrarci, affannarci, inquietarci.
La condanna, perciò, non è verso chi ha ma verso chi, pur avendo, non condivide quello che ha. Tutti noi, in qualche modo, siamo ricchi di qualcosa. Anche essere ricchi di noi stessi, troppo pieni di sé, può allontanarci dall’essere realmente felici. Interroghiamoci, in questa giornata, sullo stile con cui viviamo il nostro rapporto con i beni della terra e con il prossimo, se siamo sufficientemente liberi per potere dedicare del tempo e dell’energia a ciò che davvero conta.
Buon cammino, insieme.
Fonte: don Ivan Licinio su Facebook