Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 6 Agosto 2020

Medita

I discepoli salgono con il Maestro sul monte, su un alto monte. Sono presi in disparte perché il Signore vuole condividere con loro (e con noi) la gloria di cui è intrisa la vita. E lì, sul monte, Gesù viene trasfigurato: svela la sua profonda natura, la sua vera identità. Non si toglie il vestito sotto cui si nasconde un supereroe. Infatti è lo sguardo dei discepoli che cambia. Perché la bellezza, come l’innamoramento, come la fede, sta nel nostro modo di vedere. Quando sono innamorato trovo il mio amato il più bello fra tutti. Quando amo svolgere una certa attività sono disposto a sudare e a faticare per praticarla.
Possiamo stare con Gesù tutta la vita, e frequentarlo, e credere, e seguirlo, ma fino a quando il nostro sguardo interiore non si arrende alla sua bellezza, non ne saremo mai definitivamente segnati.

Di quanta bellezza abbiamo bisogno per affrontare la parte faticosa della vita! Quanto dobbiamo fare memoria per trovare il coraggio di partire in viaggio verso l’ignoto! Il Dio bellissimo, misterioso e presente, rispettoso dei nostri tempi, seducente e libero, ci spinge a partire, a salire, a crescere. A lasciare la pianura della mediocrità, dove l’inquinamento delle parole e dei pensieri violenti ci appesta e ammorba l’aria.
Se prendiamo sul serio questo viaggio interiore, se riusciamo ad abbandonare le nostre resistenze e a cedere al corteggiamento di Dio, facciamo esperienza della sua immensa bellezza. Scopriamo così che è bellissimo credere. È bellissimo scoprire di essere amati e di amare. Perciò siamo discepoli: sul Tabor scopriamo di essere amati nel Figlio.
La bellezza Dio si può accogliere solo in piccole dosi. E Gesù allora ci incoraggia: “Alzatevi, non temete”. Sappiamo di essere amati. Cosa mai ci può spaventare se Dio è così vicino? Si torna nella pianura, allora, ma con il cuore segnato, ferito di bellezza, con il volto trasfigurato come Mosè quando scendeva dal monte dopo avere incontrato il suo Dio.

Rifletti

Signore è bello per noi essere qui, perché ci chiedi di condividere con i fratelli la chiamata alla santità e alla gioia.
Signore è bello per noi essere qui, perché ci mostri la forza dello Spirito capace di creare in noi un cuore nuovo.

Prega

In questa giornata offriamo le nostre azioni
e la nostra preghiera per le vocazioni al diaconato permanente.
Grati ai a questi nostri fratelli
e alle loro famiglie che li accompagnano nel loro servizio alla Chiesa,
chiediamo che siano sempre generosi dispensatori
della sua carità e della sua Parola.


AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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