La rete che viene gettata di per catturare quanti più pesci possibili è un’immagine della misericordia di Dio, Padre. È colui che non crea privilegi, non fa dal Regno dei Cieli un posto per un’élite speciale.
Gesù ci parla chiaramente con questa parabola. Dio è come un pescatore che lascia andare le reti e tira fuori tutto ciò che ha catturato con quella rete, quindi vuole che tutti noi siamo dove è Lui. Desidera altrettanto la felicità di tutti noi. Eppure, così come nella rete si intreccia ogni cosa, anche ciò che è spreco oppure ciò che è da buttare, così tutti noi siamo presi da una rete del amore di Dio, là ai trovano tutte le persone di questo mondo.
Però in quella rete ci sono due tipi di persone, persone che ai riconoscono come peccatori amati, e sanno che senza la bontà di Dio possono essere solo una cosa da buttare, e non qualcuno che fa parte del regno dei cieli.
Ci sono anche persone che non riconoscono nemmeno il loro peccato, e tanto meno la necessità di essere salvate. Quindi la differenza tra persone buone e cattive è che persone buone sono molto più consapevoli del bisogno di salvezza e non respingono questa verità, mentre persone cattive sono quelle che rifiutano essere salvate e riconosciute come buone.
Siamo tutti chiamati a scegliere il regno dei cieli ancor prima che la rete della morte ci catturi e ci porti davanti al volto di Dio.
Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap