«Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare!» (Mt 14,16).
Bella e lapidaria la risposta di Gesù. Bella e scomoda. Bella e sconvolgente.
Proviamo a pensarci: se chiedesse a noi di dare da mangiare a oltre 5.000 uomini (senza contare donne e bambini, che in una società come quella in cui Gesù viveva significava come minimo dover triplicare i numeri) cosa penseremmo? Come reagiremmo?
Ecco, pensiamoci! Siamo in 12. Solo in 12. Viaggiamo leggeri: 5 pani e 2 pesci. E di fronte a noi masse incredibili di gente affamata e stanca.
Che si fa?
In Gesù l’atteggiamento immediato è: vede (quindi si accorge!), prova una profonda compassione (quindi si sente interpellato dai volti che ha di fronte!), guarisce (quindi verosimilmente entra in contatto), si fa carico del bisogno altrui, fino a saziare la fame. La sua è un’attenzione in carne e ossa.
E nei discepoli? Qual è il loro atteggiamento immediato?
I discepoli vedono, ma prendono le distanze. O almeno ci provano! I discepoli misurano: sia la gente sia il cibo. Ma la loro logica non incontra il favore del Maestro. Sono su posizioni diametralmente opposte: i discepoli si preoccupano per la gente. Gesù si occupa della gente.
I discepoli partono da ciò che hanno, temendo il poco… Gesù parte da ciò che hanno e, credendo che tutto ciò che è dato si trasforma in benedizione, spezza il poco, lo offre e chiede di offrirlo.
Quanta bellezza c’è in questo gesto. Quanta profezia. Quanta verità.
Perché non proviamo? Perché non facciamo in modo di spezzare quello che ci sembra poco, donandolo senza misurare? Senza preoccuparci di conservalo? Vi assicuro che vedremo miracoli accadere sotto i nostri occhi. Vedremo le nostre mani riempirsi svuotandosi. Provare per credere!
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Insegnaci a spezzare il poco
Signore Gesù, Maestro di compassione,
insegnaci a spezzare il poco che abbiamo
tra le mani per offrirlo, trasformandolo in dono.
Trasformaci in profondità, dimostraci che
ad arricchirci non è la misura che trattiene,
ma la condivisione che lascia andare.
Aiutaci a credere che non gli armadi pieni
ci permettono di donare,
ma un cuore libero e capace di amare.
Signore, vinci le nostre paure.
Signore, insegna alle nostre mani a svuotarsi.
Signore, rendici capaci di fare ogni giorno
quello tu hai fatto: vedere, amare, farsi carico, saziare.
Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
AUTORE: Sr. Mariangela Tassielli
FONTE: Cantalavita
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