don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 28 Luglio 2020

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CON LA PAZIENZA DI CRISTO ACCANTO ALLA ZIZZANIA PER SALVARLA 

Martediฬ€ della XVII settimana del Tempo Ordinario
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La Parabola della zizzania illumina la natura della Chiesa e lโ€™identitร  dei cristiani: sono figli di un Regno che non รจ di questo mondo, dove si trovano gomito a gomito con la โ€œzizzaniaโ€, con i โ€œfigli del malignoโ€. E qui Gesรน precipita inesorabilmente nel politicamente e religiosamente scorrettissimi: esistono i figli del demonio. Cioรจ, coloro che ne compiono i desideri, che obbediscono a un padre che รจ nemico acerrimo di Dio. Sono assassini, e cercano di uccidere Cristo. Intorno a noi cโ€™รจ il male perchรฉ esiste il demonio che, come annuncia lโ€™Apocalisse, cerca il bambino per divorarlo, per farci cioรจ rinunciare alla primogenitura, allโ€™immagine di Cristo in ciascuno di noi, figli del Regno. E gli attacchi non sono solo quelli del sesso, del denaro, del potere. Esistono i fendenti piรน subdoli, quelli con cui il demonio cerca di ancorare la menzogna nella mente attraverso lโ€™evidente ragionevolezza della lotta allโ€™ingiustizia.

La parabola รจ come il bozzetto del quadro che Gesรน stesso dipingerร  con il colore del suo sangue. Con i tratteggi del grano e della zizzania il Signore stava profetizzando lโ€™episodio che sarebbe andato in scena davanti a Pilato, anticipando indirettamente ai discepoli la domanda che il Procuratore avrebbe rivolto al Popolo: โ€œchi volete che vi liberi, Gesรน o Barabba?โ€. Il grano o la zizzania? La Chiesa sarร  sempre posta al fianco di Barabba, come ciascuno di noi, ogni giorno. E sempre seguirร  le orme del suo Signore; di fronte al dilagare delle persecuzioni e del male, ascolterร  di nuovo le parole che Gesรน rivolse a Pietro nel Getsemani: โ€œRimetti la spada nel fodero, perchรฉ tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada; Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito piรน di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali cosรฌ deve avvenire?โ€ (Mt. 26, 52-54). Gesรน sapeva infatti che quella โ€œspadaโ€ era preparata per Lui, e non per quelli che lo volevano morto. Per Lui, lโ€™unico โ€œseme buonoโ€ che il Padre aveva seminato nel seno della Vergine Maria, lโ€™unica โ€œterra buonaโ€. Gesรน sapeva che โ€œproprio per quello era giunto a quellโ€™oraโ€, perchรฉ โ€œse il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto fruttoโ€ (Gv. 12, 24).

Doveva portare frutto e moltiplicare il โ€œseme buonoโ€: con la sua morte e la sua resurrezione, infatti, avrebbe seminato nel mondo i โ€œfigli del Regnoโ€, perchรฉ โ€œcompletassero in loro quello che sarebbe mancato alla sua Passioneโ€ in ogni generazione, ovvero carne e sangue da versare per salvare il mondo, la Chiesa martire del suo amore. Sul Golgota era scesa, violenta la โ€œspadaโ€ che doveva colpire e purificare il mondo giunto al โ€œcolmo delle sue malvagitร โ€. Ma il Golgota รจ preparato anche per noi, โ€œfigli del Regnoโ€ rinati dallโ€™acqua e dal sangue zampillati dal costato di Cristo trafitto dalla โ€œspadaโ€. Sappiamo bene che, giudei o greci non importa, tutti eravamo peccatori, โ€œma siamo stati lavati, santificati, giustificati nel nome del Signore Gesรน Cristo e nello Spirito del nostro Dio!โ€ (1 Cor 6,4). Per questo, anche per noi รจ pronto il flagello: proprio come la zizzania che cresce e si distende quasi a soffocare il grano, ci percuoteranno le ingiustizie, ci feriranno le calunnie con cui ci toglieranno lโ€™onore, con lโ€™inganno ci ruberanno quello che ci appartiene; perfino quelli di casa saranno i nostri nemici, e poi gli amici, i colleghi, i professori che vorranno imporre le loro vuote ideologie, e il governo che vorrร  impedirci di annunciare la veritร , e la cultura, e i media; esattamente come fu giร  contro Gesรน, e, nei secoli, contro la sua Chiesa.

Il mondo sceglierร  ancora Barabba, e lo lascerร  libero, illudendosi di avere ragione delle ingiustizie con la violenza. Gli aborti si moltiplicheranno, con i divorzi, le guerre e gli abomini. La โ€œspadaโ€ giungerร  ancora sulla terra, e colpirร  i cristiani, come accadde a Nagasaki, dove la bomba atomica fu gettata attraverso lโ€™unico spazio che sโ€™era aperto tra le nuvole, e cadde proprio sul quartiere cristiano, distruggendo la cattedrale e mietendo migliaia di vittime. Eโ€™ il Mistero Pasquale di Cristo nel quale siamo stati salvati e che si compirร  in noi, perchรฉ la pazienza di Dio si estenda anche a tuo figlio, a quel collega che ha appena divorziato, a quella cugina che ha abortito, ai signori della guerra e ai mafiosi. La misericordia di Dio, infatti, ci ha โ€œseminati nel campoโ€ per โ€œfiorire e fruttificareโ€: รจ un immagine profetica del battesimo, โ€œper mezzo del quale siamo stati sepolti con Cristo nella morte, e siamo risuscitati con Lui per camminare in una vita nuovaโ€ (Rm 6,4). La morte รจ vinta, esiste il Regno dei Cieli, ed esiste un giudizio! Il male non trionferร , non si scherza. Lo sappiamo per esperienzaโ€ฆ Ma proprio perchรฉ scampati alla โ€œspadaโ€ solo per la misericordia di Dio, siamo ora inviati ad annunciare e a testimoniare a tutti la stessa misericordia, prendendo su di noi i colpi della โ€œspadaโ€, nella consapevolezza che โ€œla nostra lotta non รจ contro le creature di sangue e di carne, ma contro il nemicoโ€ che ha seminato con la menzogna i suoi figli nel mondo.

Fratelli, con questa parabola il Signore ci invita a tornare al nostro battesimo, per vivere intimamente uniti a Cristo. Mentre il mondo sradica ciรฒ che secondo il suo pensiero avvelenato รจ zizzania, la Chiesa ama, sino alla fine. Anche oggi siamo inviati a non opporre resistenza โ€œai figli del malignoโ€; sรฌ, non andrai a sradicare tuo figlio, nรฉ tuo marito, nessuno. Santโ€™Agostino diceva che โ€œmolti prima sono zizzania e poi diventano buon granoโ€ฆ se costoro, quando sono cattivi, non venissero tollerati con pazienza, non giungerebbero al lodevole cambiamentoโ€. Non scandalizzatevi, ma accogliete oggi questo โ€œparadosso divinoโ€: il grano รจ accanto alla zizzania per proteggerla sino alla โ€œfine del mondoโ€, per dare, cioรจ, occasione di convertirsi ai โ€œfigli del maligno seminati dal diavoloโ€. Perchรฉ, sino allโ€™ultimo istante della loro vita, possano alzare lo sguardo e implorare la misericordia, quellโ€™amore impresso nei fratelli di Cristo. I figli del regno, infatti, sono come il miele per le api, come la dolcezza dellโ€™amore di Cristo tra i pungiglioni della morte che sono i peccati di ogni generazione. Lโ€™amore infinito che sperimentiamo nella comunitร  cristiana รจ come miele che cola dallโ€™arnia della scuola, del lavoro, del condominio, del mercato; della malattia e della precarietร , di ogni istante che ci รจ donato. Miele dolcissimo, capace di salvare, per sempre, anche il peggior figlio del maligno, perchรฉ non cada nella fornace ardente ed eterna. Il miele di Cristo, che ci attrae e ricrea ogni istante.

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AUTORE: don Antonello Iapicca
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