I figli del Maligno sono i figli di Dio corrotti
Martedì della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
I discepoli, mescolati con la folla, avevano ascoltato la parabola del grano e della zizzania; una volta entrati in casa chiedono a Gesù di spiegarla. Essi hanno ascoltato con gli orecchi ma desiderano comprenderla col cuore. La spiegazione funge da ponte tra l’immagine e la realtà. È un passaggio importante perché il vangelo non è una cosa astratta ma s’incarna nella realtà del mondo. Altrettanto reale è l’anti-vangelo che pure attecchisce nello stesso campo nel quale Dio semina.
La Parola di Dio fa di coloro che l’ascoltano e la comprendono, cioè la meditano e la interiorizzano, i figli del Regno. Chi vive il vangelo e ne assimila la logica, in qualsiasi luogo o situazione o condizione di vita si trovi, contribuisce a realizzare il Regno di Dio. I figli del Regno sono sparsi nel mondo per fare di esso il Regno di Dio. Chi sono i figli del Maligno? I discepoli di Gesù potrebbero pensare che i figli del Maligno sono i pagani o quelli che non appartengono alla comunità visibile della Chiesa. In realtà i figli del Maligno possono essere i cristiani stessi che in apparenza sono seguaci di Cristo, ma che nel segreto del loro cuore seguono la logica di satana. Chiunque si fa giudice accusatore dei fratelli è zizzania che insidia la crescita degli altri fratelli.
A tal proposito San Paolo ricorda a coloro che si ergono a giudici dei fratelli provenienti dal paganesimo, che avevano tradizioni alimentari diverse da quelle ebraiche, che: «Il regno di Dio infatti non è cibo o bevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: chi si fa servitore di Cristo in queste cose è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini» (Rm 14, 17-18). Dunque i figli del Regno sono coloro che favoriscono la giustizia con gesti concreti di carità, che costruiscono ponti di pace e riconciliazione, che portano la gioia della comunione fraterna. Al contrario quando lasciamo spazio all’opera del Maligno, che agisce sempre nell’oscurità e nel nascondimento, diventiamo ipocriti, cioè nascondiamo dietro la maschera di persone cortesi pensieri giudicanti e, con le parole cariche di disprezzo e le azioni discriminatorie, inquiniamo il mondo che Dio ci ha dato per farne un giardino. I figli del Maligno sono presenti nella Chiesa stessa e, in quanto tali si oppongono all’azione della grazia di Dio e sono causa di scandalo per gli altri fratelli.
Da qui l’invito a lasciarci giudicare da Dio per essere strappati non dalla Chiesa, ma dal potere del Maligno. La Parola di Dio ha il potere di liberarci dal male e restituirci la bellezza e la bontà che ci è stata donata sin dall’inizio.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]