Il commento alle letture del 24 Luglio 2020 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
Tra voi non sarà così
SABATO 25 LUGLIO (Mt 20,20-28)
In ogni momento della sua giornata, dal sorgere del sole al suo tramonto, e anche nella notte, Gesù mostra ai suoi discepoli, con la Parola e con l’esempio, come si vive nel regno del Padre suo: ponendo tutta la sua vita a disposizione del Padre nel servizio della salvezza e della redenzione. Redenzione e salvezza sono dell’anima, dello spirito, del corpo. Gesù mai è stato dalla sua volontà, ma sempre dalla volontà del Padre suo. Mai è stato dai suoi pensieri, ma sempre dalla mozione e ispirazione, conduzione e guida dello Spirito Santo. L’esempio più alto del servizio lo ha dato nel Cenacolo, quando si è piegato dinanzi ai suoi Apostoli e ha lavato loro i piedi: “Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (Gv 13,1-15). Il primo servizio è dell’Apostolo verso l’altro Apostolo. Ogni Apostolo deve lavare di ogni altro Apostolo e anima e spirito e corpo. Così dicasi di ogni discepolo verso l’altro discepolo. Questo servizio è prima di ogni altro servizio. Solo una Chiesa che serve la Chiesa potrà mostrare al mondo come si serve, come si ama, come si obbedisce alla Parola di Cristo Gesù. Una Chiesa che non serve la Chiesa mai potrà essere luce delle genti, mai sale della terra, mai verità di Cristo nel mondo.
Modello di vero servizio alla Chiesa e al mondo è San Paolo: “Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge – pur non essendo io sotto la Legge – mi sono fatto come uno che è sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge. Per coloro che non hanno Legge – pur non essendo io senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo – mi sono fatto come uno che è senza Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono senza Legge. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io” (1Cor 10,19-23). “Per conto mio ben volentieri mi prodigherò, anzi consumerò me stesso per le vostre anime” (2Cor 12,15). Litigare per un primo posto quando vi sono sette miliardi di persone da servire per condurre alla salvezza che si ottiene in Cristo Gesù, mediante la predicazione della Parola e la fede in essa, è somma stoltezza, tentazione di Satana per la rovina dei cuori. Come Gesù ha dato la vita per la redenzione del mondo, così anche ogni suo Apostolo deve dare la vita. Chi consegna la sua vita in riscatto per le anime, mai litigherà per un primo posto. Il primo posto del cristiano è sempre la croce.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
La salvezza del mondo è dal servizio del cristiano, mai dal suo cuore, sempre dal cuore del Padre, con la potenza della grazia di Cristo, in obbedienza allo Spirito Santo.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci servi, imitando Cristo, il Servo perfetto del Padre.
Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.