Per amore del mio popolo. Don Peppino Diana, vittima della camorra

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“Quando don Diana venne ucciso dalla camorra (la sua storia è tornata a essere famosa grazie al successo di “Gomorra”) alcuni amici vollero ricordarlo raccogliendo i suoi scritti e aggiungendovi testimonianze e saggi di giornalisti, politici, volontari, magistrati, sociologi sul suo operato e sulla zona in cui egli operava, Castel del Principe, regno delle “famiglie” criminali che ne avevano deciso la morte. Il libro uscì pochi mesi dopo il delitto, a spese di pochi amici, presso l’editore napoletano Pironti con i contributi di Nicola Alfiere, Donato Ceglie, Goffredo Fofi, Amato Lamberti, mons. Raffaele Nogaro, Isaia Sales e Conchita Sannino. Ci è parso opportuno riproporlo per il suo valore di testimonianza, di riflessione e di scandalo, e perché nel frattempo molti libri hanno raccontato la vita di don Diana, basandosi su questo, e raramente citandolo.”

Goffredo Fofi, tra i più autorevoli critici letterari e cinematografici italiani racconta al giornalista Luigi Ferraiuolo di Tv2000 (l.ferraiuolo@tv2000.it), per la Compagnia del Libro (http://www.lacompagniadellibro.tv2000.it) la storia di don Giuseppe Diana, il sacerdote casertano martire della camorra a Casal di Principe, in occasione della riedizione dei suoi scritti per le Edizioni dell’Asino nel libro “Per amore del mio popolo”. Una testimonianza storica, alla base del successo di “Gomorra” di Roberto Saviano, arricchita dai contributi di Nicola Alfiero, Donato Ceglie, Amato Lamberti, del vescovo Raffaele Nogaro, Isaia Sales, Conchita Sannino

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