Si possono avere diversi tipi di relazione con Gesù: gli si può essere indifferenti; si può stare nella folla che lo segue in cerca di un’appartenenza o di maggior fortuna; si può essere attratti dal suo rigore morale; lo si può invocare per risolvere un problema che mi affligge e chissà quanti altri modi ancora e poi… si può essere suo discepolo.
Di questo Gesù delinea un ritratto molto esigente ma che altro non è che l’esperienza dell’amore: una relazione che riempie l’esistenza e che porta a donare la propria vita.
Un amore così non si può certo imporre od ottenere con uno sforzo volontaristico, ma si può desiderare, desiderare ardentemente, a tutto il resto penserà la Grazia.
Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato