Medita
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro». Quando Gesù pronuncia questa frase pensa sicuramente alla tanta gente che lo segue per ascoltare la sua Parola: poveri, malati, peccatori, emarginati… tutti alla ricerca di una speranza. Gesù guarisce alcuni nel corpo e nello spirito, ma chiama tutti a sé per offrire sollievo e ristoro.
Questo invito del Signore è sempre attuale e si estende fino ai giorni nostri, a tutti coloro che sopportano il peso di gravi difficoltà, dell’abbandono e dell’indifferenza. Gesù promette ristoro a tutti, ma rivolge anche un invito a caricarsi del peso altrui con amore fraterno. La mitezza e l’umiltà del cuore permettono di sollevare gli altri delle loro difficoltà, ma anche delle nostre eventuali critiche o giudizi. Una volta ricevuto il conforto di Cristo, siamo chiamati a diventare sostegno per i fratelli, ad imitazione del Maestro.
Rifletti
Che cosa ci affligge ed opprime maggiormente? Riusciamo ad affidarci al Signore?
Prega
Signore, la vita è tuo dono: aiutaci ad accoglierla.
Signore, la vita è prima di tutto: aiutaci a rispettarla.
Signore, la vita è gioiosa meraviglia: aiutaci a farla crescere nel tuo bene.
Signore, la vita è comunione: aiutaci ad essere solidali e responsabili.
Signore, la vita è dolore: aiutaci a mai disperare della tua consolazione.
Signore, la vita è amore: aiutaci nel dono sincero di noi stessi.
Signore, la vita è fiducia: aiutaci a costruire legami di verità.
Signore, la vita è speranza: aiutaci a desiderare l’eternità.
Signore, la vita è pace: aiutaci nella pazienza e nel perdono.
Amen.
AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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