don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 14 Giugno 2020

“Io sono il pane vivo, disceso dal cielo”

Gli ultimi mesi hanno messo in luce un particolare desiderio di eucarestia, del corpo e del sangue di Cristo. Non solo è mancata la celebrazione eucaristica, ma il potersi nutrire di questo pane del cielo, che ci mette in comunione con Dio, lo fa scendere dentro di noi. Il digiuno forzato da questo cibo divino ci ha privati di quell’anticipo di paradiso che con amore e generosità il buon Dio ci dona in ogni santa messa. È in questo nutrimento che la nostra anima può trovare la forza per sostenere le difficoltà della vita, la pazienza di accogliere le contrarietà, la consolazione alle angosce che ci opprimono, la pace del cuore, la luce per capire cosa fare..etc.. sono innumerevoli i doni spirituali che il Signore ci dona quando ci nutriamo di Lui. Egli conosce la nostra situazione particolare e mediante l’eucarestia infonde nel nostro cuore le grazie di cui abbiamo bisogno. Spesso possiamo perdere questi doni preziosi a causa delle nostra superficialità nel prepararci dignitosamente alla celebrazione e a ricevere l’eucarestia; per le distrazioni durante la messa; le preoccupazioni etc.
Se meditassi più attentamente sui doni che puoi ricevere solo attraverso l’eucarestia, cercheresti di non perdere più un cibo così prezioso, nemmeno un giorno nella tua vita.

In breve

L’eucarestia è il pane del cielo che ti nutre dei doni celesti di cui la tua anima ha maggiormente bisogno. Se ti prepari degnamente a riceverla gusterai un anticipo di paradiso, che non smetteresti mai più di cercare, nemmeno un giorno della tua vita.

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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli


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