“Non giurerai il falso”
L’uomo non nasce per essere falso. Chi viene reputato un bugiardo e ingannatore perde facilmente la stima e la reputazione con tutti gli svantaggi sociali che questo comporta. È di gran lunga più vantaggioso essere onesti e leali nelle relazioni. Almeno a rigor di logica la verità premia di più della menzogna. Ma sin da subito l’uomo fa la scoperta che anche la menzogna ha i suoi vantaggi. E questi talvolta sono più appetibili, immediati e remunerativi. Chi è menzognero comincia con l’alterare la verità e giunge fino ad inventarla del tutto. Ma quello di cui non si accorge è che progressivamente questo cambia anche il suo cuore, altera sempre di più la distinzione del bene e del male, fino a dissolverli. Bene e male perdono quel riferimento esterno ed oggettivo e arrivano a coincidere solo con la volontà del soggetto. È bene ciò che piace, e permette di perseguire i propri fini, è male ciò che non consente di realizzarli.
Per scuotere l’animo di un menzognero è necessario rimarcare con vigore la verità. Non serve ragionare molto perchè si rischia di rimanere aggrovigliati nei suoi ragionamenti contorti. Anzi se si è particolarmente deboli è prudente evitare di giungere a contendere con essi. Piuttosto bisogna adottare le misure precauzionali per attestare le decisioni prese e gli obiettivi da raggiungere.
In breve
Cercare la verità ti avvicina a Dio perchè costringe il tuo cuore e il tuo animo a purificarsi e a dominare tutte quelle dinamiche di facili e sottili compromessi che possono insinuarsi dentro di te.
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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