Un vero discepolo di Cristo non può rimanere fermo, ma è sempre uno che fa strada. Il cristiano è uomo in camino. Gesù indica in che cosa consiste essere il suo discepolo: annunciare il regno dei cieli, guarire, risuscitare, purificare, scacciare. Il cristiano è in azione. È vicino alle persone! Annuncia il regno con la sua vita, è solo così che il regno dei cieli è vicino. Guarisce quell’abisso della solitudine che c’è tra le persone.
Riuscita, ovvero dà la vita! Il discepolo sceglie la vita, la morte, la paura, la solitudine non hanno ultima parola. Purifica la lebbra, cioè quello che gli altri rende fuori la società, il cristiano è la ponte. Scaccia ogni male facendo il bene! E tutto questo fa con la gratitudine, è un servo inutile, cioè senza essere pagato non ha nessuna utilità. Se davvero ama, lo si vede che lo fa senza contraccambio. Sa di dare ciò che non è suo.
Vede tutto come il dono di Dio, vede tutto come qualcosa da restituire, non da afferrare! Per essere il discepolo di Cristo, per essere colui che annuncia la sua parola d’amore non ti serve nulla, non hai bisogno di cose materiali: “Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.” Non aver paura di essere povero, di spogliarti, non avere paura di perdere per Lui. Gesù ha bisogno di te, proprio là dove ci sei!
Coraggio! Rivogli il saluto con la tua vita alle persone che hai intorno a te, al mondo che ne ha bisogno!
Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap