Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 10 Giugno 2020

Medita

Talvolta alcuni cristiani percepiscono una distanza tra il Dio dell’Antico Testamento e la predicazione di Gesù, e distinguono a tal punto la storia di Israele da quella della Chiesa da porsi con ostilità verso la comunità ebraica. Eppure, le nostre religioni sono unite e separate da Gesù, l’ebreo, un tema che ha diviso gli animi, ma che invece può proprio essere oggetto di studio e dialogo fraterno. Vigiliamo sulle nostre idee e sulla propaganda antisemita che continua a circolare, non considerandola a noi estranea e non degna di attenzione: l’indifferenza è complicità.

Rifletti

Quale è il mio rapporto con gli ebrei, nostri fratelli maggiori? Ho condannato gli atteggiamenti antisemiti?

Prega

Il profeta, Signore, non è un depositario di verità,
ma un testimone di bene.
Non sa dire cose sublimi, ma le compie.
Annuncia la speranza nella disperazione,
la misericordia nel peccato,
l’intervento di Dio dove tutto sembra morto.
Il profeta è consapevole dei suoli limiti, delle sue debolezze,
dei suoi dubbi, delle sue incapacità, della sua inesperienza,
ma è anche sereno e coraggioso,
perché Dio lo ha scelto e amato.
Il profeta fa la scelta di Dio,
vive la comunione intima con lui.
Ogni cristiano è profeta,
è la tua bocca che evangelizza,
che parla davanti agli uomini, al mondo, alla storia.
Signore, aiutaci ad essere profeti di frontiera
là dove scorre la vita della gente. Amen.
(A. Merico)


AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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