Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 7 Giugno 2020

Un paio di anni fa ho dovuto affrontare il mio primo lutto, la perdita di un familiare vicino a me. Ciò che mi faceva stare male era il pensare di aver perso quella persona cara. Qualche giorno dopo, in maniera provvidenziale, ho “sbattuto il naso” con questo passo del Vangelo e li ho capito di non poter mai perdere quella persona perché anche se fisicamente non c’era più ella viveva nel mio cuore.

Ciò che non mi fa perdere è l’amore, perché esso mi mantiene in vita e mantiene in vita gli altri, non fa morire. Ecco perché non possiamo perderci se crediamo in Cristo perché Lui mi ama e l’ha dimostrato dando la sua vita per me. Chi ama salva l’altro, e nella salvezza che dona il Buon Dio non bisogna implicare energie ma semplicemente abbandonarsi. Il segreto del Buon Dio è proprio la relazione perché al “suo interno” Egli è relazione, è comunione tra il Padre il Figlio e lo Spirito Santo; non a caso oggi è la festa della trinità.

Dio è relazione e vuole instaurare una relazione con me affinché io non mi perda, perché il vero inferno è la solitudine. Quando una persona si sente amata si sente anche valorizzata; la mia vita vale perché io merito di essere amato. Non posso rifiutare di essere amato perché sarebbe condannarmi
Come vivo la mia relazione con Dio? E con gli altri?


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